Lo scorso 20 settembre la Camera ha approvato la proposta di legge per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo.
Il provvedimento:
- Definisce i due fenomeni.
- Prevede la possibilità per chiunque sia vittima di cyberbullismo (anche minore e genitore) di chiedere al gestore del sito, del social media (Facebook, Instagram, Ask …), del servizio di messaggistica istantanea (WhatsApp, Snapchat…) di oscurare, bloccare, rimuovere i contenuti offensivi.
Se entro 48 ore ciò non accade, è possibile rivolgersi al Garante della Privacy che interverrà direttamente.
- Nelle scuole la legge prevede l’attuazione di progetti di educazione alla legalità e all’uso consapevole della rete realizzati da Esperti e Forze di Polizia; la scelta di un referente tra i docenti che coordini le inziative di prevenzione e contrasto ai fenomeni.
Inoltre, nei casi di cyberbullismo il preside informerà i genitori.
Valutata la gravità della situazione, convocherà i soggetti coinvolti, il referente, i rappresentanti di classe e, se necessario, i servizi sociali/sanitari territoriali per attivare misure di assistenza alla vittima e di sanzione o rieducazione degli autori.
- Se i bulli e i cyberbulli non sono stati ancora querelati/denunciati dalle vittime, può entrare in gioco il questore e ammonirli formalmente con un richiamo orale (per evitare di ricorrere alla sanzione penale).
Qualora non interrompano le prepotenze la pena verrà aumentata.
- Chi commette cyberstalking (diverso dal cyberbullismo perchè aggravato da atti di persecuzione/molestie attraverso la rete) rischia la condanna da uno a sei anni di reclusione.
La stessa pena è prevista per chi perseguita online sostituendo la propria identità con quella di un altro, diffondendo informazioni private raccolte con raggiri o minacce, realizzando e divulgando documenti che contengono la registrazione di violenze e minacce.
Si attende l’approvazione del Senato.
Le misure di oscuramento e bloccaggio non devono far pensare alla loro definitiva scomparsa poichè i medesimi contenuti possono essere caricati e condivisi nuovamente da chiunque li abbia salvati sul proprio dispositivo.
Dott.ssa Michela Serina
Fonte: altalex.com