Turismo sessuale minorile via Webcam
Di seguito i risultati di un’indagine del 2013, finalizzata al contrasto della pedopornografia online e del turismo sessuale via webcam.
La protagonista dell’indagine è Sweetie.
Chi è Sweetie?
Sweetie è l’avatar di una bambina filippina di 10 anni.
Creata al computer dai ricercatori di Terre des Hommes Olanda, la rete di 11 organizzazioni nazionali impegnate nella tutela dell’infanzia e dei diritti dei bambini di tutto il mondo, ha acceso i riflettori sul fenomeno del turismo sessuale minorile via webcam.
Come ha agito Sweetie?
Quattro ricercatori di Terre des Hommes, fingendosi Sweetie, si sono infiltrati in 19 chat pubbliche.
In meno di due mesi e mezzo la bambina è stata contattata da oltre 20.000 pedofili di tutto il mondo, identificando i nominativi di più di 1000 predatori in 71 Paesi.
La richiesta: prestazioni sessuali online.
La vastità
Secondo le stime ufficiali, oltre 750.000 pedofili sono connessi ogni giorno in oltre 40.000 chat pubbliche.
Cercano potenziali vittime nei paesi in via di sviluppo (Filippine, Thailandia…), disponibili ad offrire prestazioni sessuali in cambio di denaro e spesso pensano che l’anonimato offerto dalla rete li protegga dalle conseguenze giuridiche.
Al contrario di quanto molti credano, la loro identificazione e condanna è possibile.
Il turismo sessuale via webcam è reato penale in quasi tutti i paese del mondo.
La difficoltà più grande, tuttavia, sembra essere quella di denunciare gli abusi poichè spesso sono i genitori che costringono i bambini a prostituirsi in cambio di denaro.
I danni psicologici
Le conseguenze sulla psiche dei bambini vittime del turismo sessuale tramite webcam sono analoghi a quelle di un abuso fisico.
Come riportato dagli studi di Terre des Hommes, le vittime mostrano mancanza di autostima e depressione; sintomi di stress post-traumatico; spesso sentimenti di vergogna e senso di colpa; comportamenti autodistruttivi; utilizzo di droghe e/o alcol per rilassarsi o fuggire dai loro problemi.
Il video (con traduzione) è esplicativo di come non esista una netta distinzione tra Mondo reale e Mondo virtuale.
Un reato commesso in rete ha ripercussioni reali.
Dott.ssa Michela Serina
Traduzione: Il mio nome è Sweetie, ho 10 anni e vivo nelle Filippine. Tutti i giorni mi devo sedere davanti alla webcam e parlare con uomini, come altre decine di migliaia di bambini.
Gli uomini mi chiedono di togliermi i vestiti mentre giocano con se stessi e vogliono che lo faccia anche io. Appena mi vedono online si collegano con me.
Ma quello che non sanno è che io non sono reale. Sono stata creata al computer, costruita pezzo per pezzo per rintracciare gli uomini che fanno queste cose.
Il turismo sessuale via webcam è un fenomeno nuovo che si sta diffondendo come un’epidemia. Uomini provenienti da paesi ricchi pagano i bambini dei paesi poveri perchè attuino prestazioni sessuali di fronte alle loro webcams.
Abbiamo stimato che decine di migliaia di bambini, alcuni dei quali hanno solo 6 anni, sono abusati dietro le webcams solo nelle Filippine.
Ma invece di centinaia di migliaia di condanne, abbiamo scoperto che solamente sei uomini sono finiti in carcere.
La nostra soluzione: controllo pro-attivo. Per fermare i predatori abbiamo bisogno di pattugliare i siti in cui commettono tali crimini e coglierli sul fatto.
Ci siamo infiltrati nelle chat pubbliche, fingendo di essere una bambina filippina di 10 anni. Sweetie è un modello realizzato al computer che abbiamo creato in modo che assomigliasse ad una ragazza reale e si muovesse come lei. Gli uomini pensavano che fosse seduta di fronte alla webcam nelle Filippine.
In realtà, noi la stavamo monitorando da un centro operativo nella capitale dell’Olanda. In sole 10 settimane abbiamo identificato 1.000 di predatori di 71 paesi.
Presto Sweetie è diventata una notizia internazionale. Più di un miliardo di persone hanno conosciuto la Campagna di Sweetie. Il turismo sessuale via webcam è oggi un problema globalmente riconosciuto.
Ciò di cui siamo più fieri è che i predatori sono stati fermati e i bambini sono stati salvati. ” 17 arresti in Inghilterra e circa 15 bambini tra i 6 e i 15 anni salvati”.
Fonte: terredeshommes.it ; terredeshommes.it/comunicati/sweetie-2-0