Hai mai sentito il bisogno di conoscere da vicino le applicazioni che tuo figlio utilizza quotidianamente?
Può essere accaduto che, fiducioso, tu gli abbia chiesto spiegazioni, mostrandoti interessato e ottendendo ottimi risultati.
Oppure, sommerso dalle informazioni, puoi esserti sentito rassegnato all’idea che capisci ben poco del mondo social, dei giochi online o degli youtubers.
“Era troppo veloce per me, usava termini complicati e proprio non riuscivo a seguirlo“
Se sei un insegnante …
Come hai reagito quando hai saputo che i tuoi studenti avevano messo in atto comportamenti inappropriati nel gruppo-classe di Whatsapp?
Queste sono solo alcune delle criticità che, ogni giorno, genitori e insegnanti mi esprimono.
Giovani, sempre più veloci, si confrontano con adulti che non conoscono a sufficienza nè gli strumenti nè le strategie adeguate per monitorare il comportamento dei loro figli in rete, per tutelarli e responsabilizzarli in loro assenza.
Riscontrate tali fragilità nelle parole e nei comportamenti degli adulti, ho scelto di creare questo spazio di informazione e comprensione delle strategie di prevenzione del rischio e promozione del benessere, per minori e adulti.
Instagram
Solo comprendendo cosa fanno i ragazzi online è possibile aiutarli a sviluppare le competenze d’uso.
Non basta essere veloci in rete. Per navigare in sicurezza è necessario essere competenti.
Ho lasciato che fosse Elena, una ragazzina di 13 anni, ad introdurre al mondo adulto questa applicazione.
Elena frequenta la terza media, è loquace, intraprendente e ben inserita nel gruppo dei pari.
Ciao Elena, prova a spiegarmi che cos’è Instagram e a cosa serve
Instagram è un social network che mi permette di condividere fotografie e video con amici e seguaci, commentare, mettere “like” a quello che postano e comunicare con loro in chat.
Quando decido di seguire il profilo personale di un’amica, per vedere che cosa pubblica, le invio una richiesta.
Se l’amica accetta di essere seguita, aumenta il numero delle persone che seguo, cioè dei miei “seguiti“.
Se, invece, qualcuno mi invia una richiesta perchè vuole seguirmi e io accetto, aumenta il numero dei miei “followers/seguaci“.
Puoi iscriverti se hai compiuto 13 anni. In realtà, quasi tutti si iscrivono prima.
Spiegami meglio che rapporto c’è tra seguiti e seguaci su Instagram
Io, ad esempio, per il momento ho 254 followers/seguaci, che possono vedere tutte le mie foto, commentarle e mettere like, 796 persone che seguo e 88 foto/immagini postate.
Se la persona che chiede di seguirti ha tanti followers, tu di solito accetti di essere seguita, anche se non la conosci di persona.
Alcuni ragazzi tengono molto ai followers.
Se “vogliono crescere”, perchè sono ancora “bassi”, mantengono il profilo pubblico o inviano richieste a chiunque pur di aumentare il numero dei loro followers.
Così è più facile “crescere“.
Altri, invece, si “spammano” da tutte le parti, cioè scrivono su altri social, come Facebook o Ask.fm, di seguire il loro profilo Instagram. Si fanno pubblicità per diventare famosi.
Più followers hai, più sei famoso su Instagram.
Anche su Youtube accade questo?
Si, gli youtubers fanno delle gare per avere più followers.
Una youtuber potrebbe dire in un suo video che, per esempio, se riuscirà ad arrivare a 3000 fan, si farà i capelli rossi. Così, tutti “spammano like” perchè sono curiosi di sapere se la youtuber lo farà davvero.
Sono scommesse.
Io e i miei amici non gareggiamo ma alcune persone lo fanno.
Che tipo di foto e video si pubblicano su Instagram?
Dipende. Sul tuo profilo puoi pubblicare selfie, foto che raccontano quello che ti piace fare oppure foto di altre persone, paesaggi, animali o frasi.
Puoi anche scrivere il tuo “Stato”, cioè una presentazione, in cui spieghi agli altri chi sei, come stai, le cose che preferisci e quelle che non ti piacciono.
Io, però, non ho scritto niente di particolare, solo che non mi piace la scuola.
Se, invece, hai scaricato sul tuo telefono altre applicazioni, come “Musically”, puoi pubblicare su Instagram i video musicali che hai creato con questo social. Infatti, i video che si creano su un social network si possono condividere immediatamente su un altro.
Puoi anche inviare video stupidi, nella chat privata dei tuoi amici e messaggiare con loro.
Chi sono le Tumblr?
Le Tumblr sono le ragazze belle e con stile. Non so spiegarmi bene.
Sono ragazze con i capelli colorati, che si vestono o si truccano in modo particolare e di solito hanno molti piercing.
Dato che sono belle e curate in ogni dettaglio, si fanno foto e video originali, che poi pubblicano sui social, guadagnando followers.
Secondo me, alcune ragazze vogliono imitare le Tumblr e, per questo, postano foto per mostrare il proprio corpo, spesso davanti allo specchio.
Alcune lo fanno sicuramente per imitare le youtuber Tumblr e si definiscono anche loro così.
In base a cosa si sceglie di accettare o meno l’amicizia di qualcuno?
Sono io che scelgo se farmi seguire da qualcuno oppure no. Se conosco le persone che mi mandano la richiesta, di solito le accetto. Se non so chi sono le elimino subito.
Fanno eccezione i personaggi famosi. Alcuni famosi mi seguono.
Fammi qualche esempio
I famosi sono ragazzi o ragazze che non conosco di persona ma che hanno tanti seguaci.
Ad esempio, i personaggi famosi in televisione, su Youtube o Instagram.
Se ricevo da loro la richiesta di essere seguita, io accetto.
Adesso mi segue uno youtuber famoso, un modello e la mamma di una youtuber.
Le ho messo like a tante foto e, quindi, ha desciso di seguirmi.
Cosa sono le Storie di Instagram?
Sono video di quello che fai durante la giornata.
Puoi crearle anche su Snapchat e Facebook.
Si possono fare anche delle dirette video per far vedere agli altri quello che stai facendo in quel momento o per interagire con i fan.
Non tutti i followers, però, possono vedere le storie e le dirette.
Sei tu a decidere. Puoi bloccarli e nascondere la tua storia. Puoi anche segnalare se c’è qualcosa che non va.
Ci sono, secondo te, aspetti problematici di questa applicazione?
Si ci sono:
- Ti potrebbero contattare persone che non conosci, più grandi di te, che fingono di avere la tua età e modificano le informazioni del loro profilo.
- È meglio avere il profilo privato e non pubblico per avere sotto controllo chi ti segue. Se ce l’hai aperto, ogni giorno entra gente nuova.
Non mi viene in mente altro.
Cosa pensi del rapporto che i genitori hanno con i social network e, in particolare, con Instagram?
Alcuni genitori creano un profilo per controllare i figli. Io non sono d’accordo perchè in questo modo non c’è privacy per il ragazzo.
Però, se hai un figlio che fa cose sbagliate e vuoi creare il tuo profilo per controllarlo, perchè sei preoccupato, allora lo fai per la sua sicurezza.
Quindi, secondo me, può essere sia giusto che sbagliato entrare nel social del figlio.
Altri genitori, invece, sono troppo protettivi e lo fanno per vedere tutto quello che succede sulla pagina del ragazzo, che cosa pubblica e chi è la nuova persona che sta seguendo.
C’è anche chi si crea il profilo perchè quel social piace.
Mia mamma, ad esempio, ha Facebook e io non ho nessun problema ad averla tra gli amici perchè non ho niente da nascondere. Se non volessi farle sapere qualcosa la bloccherei ma ora non mi interessa.
Non faccio nulla di male e non mi infastidisce.
E per quanto riguarda gli insegnanti?
Loro sanno più o meno quello che postiamo.
È capitato che fotografie scattate in classe da qualcuno finissero sui social e che poi il prof lo venisse a sapere. Questo succede perchè magari qualcuno con cui hai litigato o a cui stai antipatico fa la spia.
E tu vai in presidenza.
A me però non è mai successo.
A volte ci sentono chiacchierare in classe ed è per questo che sanno cosa facciamo online. Ci ascoltano, immaginano quello che postiamo ma non lo vedono.
Se sei vittima di bullismo o cyberbullismo si informano.
A scuola vengono esperti e psicologi che spiegano sia a noi che a loro quali sono i pericoli della rete.
Ti sembra utile?
Si. Ci spiegano come usare i social nel modo giusto. Capiamo i rischi. Impariamo a difenderci.
Ad esempio, so che le foto postate rimangono online per sempre e possono girare.
Tutti, con uno screenshot, possono salvarle sul proprio telefono.
Alcuni prof sanno davvero poco e questi incontri servono anche a loro.
Secondo me, i genitori, a volte, sono i primi a usare troppo i social.
Dott.ssa Michela Serina
Ulteriori approfondimenti: INSTAGRAM-suggerimentipergenitori