Il 65% dei bambini che oggi vanno a scuola, una volta diplomati o laureati, svolgeranno dei lavori che ancora non esistono (World Economic Forum).
Di fronte ad un mondo del lavoro in così rapida trasformazione, diventa fondamentale tenersi aggiornati rispetto alle nuove professioni emergenti e alle figure professionali che saranno sempre più ricercate dalle aziende e dai datori di lavoro di tutto il mondo.
Quali sono i lavori del futuro di cui uno studente universitario dovrebbe essere al corrente?
Adecco ha individuato 10 profili:
1 – Broadband Architect
È l’architetto della televisione via web.
Si occupa delle innovazioni interattive della rete e della cura dei contenuti della web tv.
Laurea in Comunicazione, Sistemi Informativi, Informatica applicata alla comunicazione multimediale.
2 – Category manager
È un esperto di marketing che studia cosa preferisce il consumatore e cosa non è di suo interesse riguardo la categoria di prodotti di cui si occupa; qual è il modo migliore per esporre i prodotti; qual è il prezzo più conveniente, quali promozioni prendere in considerazione e quali sono i risultati di vendita ottenuti.
Laurea magistrale a indirizzo economico o statistico, con particolare approfondimento in Marketing e Comunicazione.
Buona padronanza di una o più lingue straniere, conoscenza di normative e legislazioni.
3 – Cloud Architect
É un architetto che si occupa di progettare e costruire ambienti cloud scalabili e resilienti, quindi facilmente gestibili e, soprattutto, che si adattino il più possibile alle esigenze di business di un’impresa.
È necessaria un’ottima conoscenza di Informatica Aziendale e in particolare di come le aziende utilizzano le diverse tecnologie d’informazione.
Deve avere bene in mente il funzionamento del web e dei suoi strumenti: client systems, applicazioni, networking, linguaggio di programmazione, database e big data.
4 – Data Scientist
È l’esperto di analisi dei dati, strutturati e non strutturati, con obiettivo primo quello di aiutare a raggiungere precisi scopi aziendali.
Laurea o specializzazione di livello superiore e competenze trasversali perché il ruolo della figura professionale dipende molto dal settore in cui si lavora.
5 – Energy Manager
Il suo punto di forza non è tanto la competenza tecnica (che resta comunque necessaria) e professionale, quanto la capacità di dialogo con la struttura operativa e l’Alta Direzione, con l’obiettivo primo di dar vita a una reale politica aziendale di conservazione dell’energia.
Deve avere un buon bagaglio di competenze tecniche, comprese quelle IT; ottima conoscenza del mercato energetico; capacità di valutazione economica; dimestichezza con la contrattualistica e conoscenze di organizzazione aziendale.
6 – Growth Hacker
Meglio conosciuto come “pirata della crescita”, il Growth Hacker si occupa di ideare e sviluppare le strategie di crescita per la propria azienda.
Nella Silicon Valley, tempio di start up e geni del tech, è considerato il lavoro del futuro. Ed è anche il più pagato.
È un mix tra un ingegnere informatico e un esperto di marketing, ma deve anche saper gestire i canali social ed essere un ottimo produttore di contenuti.
7 – Plant Manager
Presiede e organizza le operazioni quotidiane degli impianti di produzione aziendali, di cui deve assicurare il funzionamento ottimale ed efficiente.
Si occupa dei lavoratori, assegnando funzioni e ruoli, definendo orari di lavoro e produzione, formando i neo assunti.
Raccoglie e analizza i dati di produzione per trovare eventuali spazi di miglioramento; si occupa della sicurezza dei lavoratori e quella degli impianti; monitora le apparecchiature di produzione e, in caso di necessità, della loro riparazione o sostituzione.
Laurea triennale in Ingegneria Industriale, Gestione Aziendale, corsi di formazione e Master.
8 – Project Manager
È il “responsabile di progetto” e si occupa dell’avvio, pianificazione, esecuzione, controllo e chiusura di un progetto seguendo tecniche e metodi di Project Management.
Studi di Economia, Marketing e Comunicazione.
A ciò si aggiunge l’importanza delle capacità relazionali, della creatività e dell’inventiva, caratteristiche fatte proprie dai laureati in Studi Umanistici.
9 – Scrum Master
È un supervisore che non ha ruoli di comando, bensì di coordinamento – e per questo è chiamato “leader servitore” (dall’inglese “servant leader”) – per aumentare l’efficienza e il lavoro di chi è impegnato nello sviluppo di un progetto.
Deve avere competenze trasversali: basi ingegneristiche, ma soprattutto capacità di mettersi al servizio del team con le proprie capacità organizzative.
10 – UX Designer
Si occupa degli utenti della propria azienda: analizza e interpreta il loro comportamento, le dinamiche e il contesto in modo da costruire un’esperienza positiva per l’utente finale. In particolare progetta l’esperienza di un utente relativa all’uso di un prodotto digitale – sito web, app, software o altro.
Mix tra Studi umanistici (Psicologia, Ergonomia cognitiva, Semiotica), Marketing Digitale e Design.
Approfondimenti: https://www.adecco.it
Dott.ssa Michela Serina