Tutoring universitario: come funziona il circolo vizioso dell’ansia da esame universitario?
Per far fronte ad un elevato livello di ansia, generato dal pensiero dell’esame, lo studente potrebbe decidere di procrastinare o di evitare lo studio.
Se accade, l’ansia si riduce e la sensazione sperimentata nell’immediato sarà di sollievo.
Tale strategia, sebbene aiuti lo studente a sentirsi meglio, porta con sé rischi nel lungo periodo:
– non avanzare con la preparazione dell’esame;
– prepararsi in modo insoddisfacente;
– prendere un voto basso;
– essere bocciati;
– rimandare l’esame;
– bloccarsi;
– andare fuori corso;
– dover recuperare tutto all’ultimo minuto;
– rinunciare alla vita sociale.
Tra le conseguenze negative della procrastinazione e dell’evitamento non va sottovalutata la possibilità nel tempo di valutarsi negativamente.
(“Non sono capace”; “Meglio mollare”; “Fallirò” ecc.).
In questo circolo vizioso, l’ansia non può far altro che essere continuamente alimentata e incrementata.
Il Tutoring universitario e il supporto psicologico aiutano lo studente a comprendere il perché del problema e a trovare strategie alternative per affrontare le difficoltà universitarie.
Dott.ssa Michela Serina
