Pandemic fatigue: di cosa si tratta?
È stata definita dall’OMS: “una risposta prevedibile e naturale a uno stato di crisi prolungata della salute pubblica, soprattutto perché la gravità e la dimensione dell’epidemia da Covid-19 hanno richiesto un’implementazione di misure invasive con un impatto senza precedenti nel quotidiano di tutti”.
Con il protrarsi della pandemia e il ritorno alle restrizioni, in molti si sono sentiti stanchi, nervosi e demotivati, sperimentando una sensazione di sfinimento, impotenza, apatia o letargia.
Inoltre, insieme ad irritabilità e rabbia per le nuove limitazioni, tale condizione di malessere e stanchezza psicofisica può portare al rifiuto delle regole anti contagio e, dunque, ad un abbassamento delle difese.
Quando le strategie adottate per affrontare il disagio non hanno gli effetti sperati e quando a risentirne è il tuo benessere fisico e mentale (stress, difficoltà lavorative e nelle relazioni, ansia e panico, blocchi nello studio, ipocondria, problemi alimentari, tristezza, solitudine…) è importante chiedere aiuto.
Dott.ssa Michela Serina